LA VISIONE
La visione che più si avvicina e ispira questo percorso formativo ed esistenziale è “Il circo della farfalla”, un cortometraggio del 2009, diretto da Joshua Weigel e interpretato (tra gli altri) da Nick Vujicic.
Il messaggio centrale è quello di un luogo dove coltivare la capacità di vedere oltre l’apparenza, per andare verso l’essenza, riconoscere la magnificenza celata in ognuno di noi, percepire la bellezza che può nascere dalle ceneri.
LE CELLULE IMMAGINALI
IL BRUCO E LA FARFALLA HANNO LO STESSO DNA, sono lo stesso organismo, ma ricevono e rispondono a un diverso segnale.
Le teorie di Cuvier su “l'intenzione evolutiva”, si stanno rivelando vere ed esatte.
A volte le trasformazioni possono essere drastiche. In natura, non c’è esempio migliore della metamorfosi del bruco che diventa farfalla.
I biologi ci spiegano che nei tessuti del bruco ci sono delle cellule definite “immaginali”. Esse risuonano di una diversa frequenza e sono così diverse dalle altre cellule del bruco che il suo sistema immunitario pensa che siano nemiche e le elimina. Ma queste nuove cellule immaginali continuano a comparire, sempre più numerose, fino al punto in cui il sistema immunitario del bruco non ce la fa più a tenere il passo; così diventano più forti e iniziano a connettersi, fino a formare una massa critica che porta a termine la loro missione: la nascita di una farfalla.
Questo è un tempo di risveglio. Gruppi di cellule immaginali si stanno radunando ovunque; iniziano a riconoscersi; sviluppano gli strumenti orchestrali per
promuovere la comunicazione reciproca, utilizzano l’Arte, la Poesia, la Bellezza, per immaginare e creare una nuova umanità, una nuova dimensione di vita, un nuovo
Mondo.
Le cellule immaginali sono i portatori di una meravigliosa Aurora, della Magica Parola, del Mistico Fuoco, della dionisica Coppa della Gioia.
L'amore non è un sentimento sdolcinato e melenso, bensì la colla vibrazionale che aiuterà a realizzare la nuova creatura volante: la farfalla-anima.
Se questo percorso ti attrae è probabile che tu sia una cellula immaginale, un’anima creatrice e originale.
Siamo tutti delle potenziali cellule immaginali; riconosciamoci, creiamo sinergie e alleanze, risvegliamo l’Immaginazione e il Ricordo, per MAGNIFICARE.
Sebbene adesso possa non essere così evidente, il futuro è nelle nostre mani. Per assicurare quel futuro possiamo innanzitutto ricordare chi siamo veramente, osservando il modo in cui la nostra programmazione inconscia plasma la nostra vita e re-immaginare il nostro destino, la nostra vita.
Quando una massa critica di persone avrà fatto veramente sua questa visione nel proprio cuore, nelle proprie cellule e nella propria mente e inizierà realmente a vivere in base a questa verità, il nostro mondo emergerà dall'oscurità in quella che corrisponderà a una evoluzione spontanea".
(ispirazioni: B. Lipton, D. Chopra, Sri Aurobindo)
COUNSELING SIMBOLICO-NARRATIVO
Il Counseling simbolico, si ispira alla psicologia archetipica e immaginale di J. Hillman, che si pone come un movimento culturale che re-visiona, ri-vede, re-immagina, ri-legge, la realtà.
Ri-leggendo la realtà ovviamente ri-leggiamo la psicologia stessa.
La psicologia diventa così un nuovo punto di vista sull’uomo e il mondo, che riconquista il suo significato originario: (psichè+logos) discorso sull’Anima, o linguaggio dell’Anima.
La Psicologia Archetipica e simbolica basa quindi le sue fondamenta sull’immagine e sui processi immaginativi, poiché l’immagine è psiche.
L’Immagine non è qualcosa che si vede, bensì è un modo di vedere.
Lo scopo della psicologia non è fare terapia, ma FARE ANIMA.
L’idea centrale di questo movimento culturale, è che l’anima naturale si esprime per mezzo di immagini, per cui, la conoscenza delle immagini che abitiamo è fondamentale sulla via della realizzazione di noi stessi. Tutto ciò viene chiamato da James Hillman la "base poetica della mente".
METAFIABE®
Metafiabe, prende il nome dal termine greco μετά che significa "attraverso” e “oltre".
Associato alle fiabe, indica proprio l’andare dentro e oltre la narrazione, quindi una metanarrazione, che risveglia il mutamento, la trasformazione, la metamorfosi (oltre la forma).
Superare significa andare oltre, più in là, e voltarsi indietro a guardare, ponendosi dei dubbi, che poi, sono domande.
Nelle fiabe finché Cenerentola o Biancaneve cercano soluzioni ai loro problemi la fiaba è interessante. Quando non hanno più problemi da risolvere, cioè non hanno più domande, la fiaba finisce.
La metafisica è come una fiaba che non finisce mai. Questa sarebbe l'idea.
Se metafisica è come una fiaba che non finisce mai, METAFIABA, anch'essa è un racconto che non finisce mai, e METAMORFOSI è un cambiamento che non finisce mai.”
Le METAFIABE sono metanarrazioni che rivelano, a chi ha orecchie per intendere, occhi per vedere e un cuore per sentire, un antico sapere iniziatico per ricordare chi siamo, svelano come attuare delle metamorfosi e risvegliare il nostro meraviglioso potere di trasformazione.
Esistono delle domande dentro di noi, domande autentiche, che attendono la loro liberazione. Sono domande, che come la ghianda, contengono già la forma della quercia, sono come semi, o frammenti di frattali, che custodiscono una forma piena e completa da realizzare e manifestare.
Quando comprenderemo che, non è attraverso uno sforzo mentale o fisico, che l’eroe riesce a realizzare il suo obiettivo, ma ricordando la sua natura infinita e divina, ecco che nuove energie risvegliate si mettono in movimento, per attuare il cambiamento che rende la nostra vita conforme ai nostri desideri più profondi. Questo è il ritrovamento del Sacro Graal.
(Ispirazioni: I. Sibaldi)
Le Metafiabe si ispirano alla Psicomagia, ai Psicotarocchi di A. Jodorosky e alla Psicologia Immaginale di J. Hillman.
La Metafiaba è un’arte antica e moderna, uno stile simbolico-linguistico, una visione immaginale che risveglia delle abilità per viaggiare nel mondo stra-ordinario dell’inconscio e dell’Anima:
LA METASCUOLA
Andare attraverso e oltre quella che è l’idea di “scuola” di formazione, ri-vedere, re-immaginare il modo di apprendere e trasmettere conoscenze e saperi, creare sinergie, collaborazioni, scambi, mettere insieme le informazioni, per creare co-scienza (sapere insieme)
L’intento è quello di un percorso formativo multidisciplinare, in un’ottica di complementarietà e integrazione.
Ho riunito in questo percorso i miei 23 anni di ricerca, sperimentazione e formazione.
Sarò affiancata ad alcuni colleghi e amici esperti e appassionati di storie, per aggiungere “valore” e prospettive, così da ampliare la visione.
Questo percorso è rivolto a chi sente di essere un apripista, un visionario, un cantastorie, a chi vuole conoscere e ricordare l’antico linguaggio degli archetipi, il linguaggio simbolico, poetico e mito-poietico, per utilizzarlo come strumento per l’evoluzione e la consapevolezza.
La formazione abbraccia una visione olistica, partendo dalle antiche origini, fino ad oggi, ripercorrendo il cammino della coscienza, dell’anima.
Presso tutti i popoli del pianeta esisteva un “Tempo sacro” dedicato al mondo dell’invisibile, alla trasmissione di saperi e conoscenze, alla guarigione, alla spiritualità.
In Grecia, era il Tempio di Asclepio, Dio della guarigione, teatro di rappresentazioni catartiche, in Tibet il teatro Lhamo (che significa Fata, o Sorella, probabilmente perché le prime opere di cui si ha memoria erano racconti di fate).
Le fiabe, i miti, la poesia erano, anticamente, in grado di operare una metamorfosi sul reale, di intervenire sulla creazione. Per questo le hanno sepolte.
Per questo le riportiamo in vita.