Cosa hanno in comune le fiabe della Gatta con gli stivali, di Sfortuna, de Le tre piume, della Bella e la Bestia, il mito di Amore e Psiche?
Il gatto o la gatta con gli stivali, ci mostra come le eredità lasciate dai nostri antenati, dalla nostra famiglia, possono ostacolarci o permetterci di realizzare la nostra missione. Anche se apparentemente siamo senza mezzi, la "fortuna" accorre in nostro aiuto, quando sappiamo riconoscerla.
Sfortuna, una bellissima fiaba siciliana, descrive come dialogare con la nostra "sorticella", come nutrirla e avere i suoi favori.
Le tre piume, ci rivela come trasformare una sfortuna in un'opportunità.
La bella e la bestia (Amore e Psiche) è una storia d’Amore e di perdita, di sfida, di coraggio, di cambiamento. È la fiaba della crescita dell’anima.
Tutti abbiamo nel cuore un grande desiderio che ci chiama e che abbiamo già potuto avvertire. Esso ci parla da quando eravamo bambini, quando ancora riuscivamo a udirne la voce.
Alle promesse meravigliose di tale desiderio è associata una ferita: la ferita di una qualità regale ostacolata.
Possiamo percepire questa nostra qualità in tutta la sua pienezza in quegli intensi momenti di grazia nei quali viviamo un autentico contatto con noi stessi.
Ma i nostri condizionamenti, i pregiudizi, i divieti, le ingiunzioni familiari, i luoghi comuni, gli attaccamenti, sono le ombre che si frappongono tra noi e la regalità che ci spetta di diritto di nascita.
Le fiabe ci insegnano che sta a noi e soltanto a noi, sciogliere questo incantesimo, al fine di avere accesso alla pienezza del nostro regno interiore.
©Paola Biato
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LA FIABA DI SFORTUNA
Qual è il senso di una fiaba dove la protagonista si chiama "Sfortuna"?
Quale messaggio è nascosto in questa fiaba siciliana raccolta dal Pitrè?
“Chidda ca dormi cu li mann ’n cruci”... come si compongono i morti: la sfortuna e la morte coincidono, dicono.
Una domanda spontanea da costellatrice familiare mi è sorta: di chi ha preso il posto la fanciulla? Chi è l'antenato non pacificato?
Nella Teogonia esiodea tutte le disgrazie erano figlie della Notte, come i fratelli Sonno e Morte, e come le Parche, le Fate Nere.
Anche nella fiaba di Basile “A Sciorta”, c'è un uomo, che dopo non essere riuscito a porre riparo alle sue sfortune, si mette in cammino per cercare la sua Sorte. Finalmente giunge sul fiume dove si trovano le Sorti, e riconosce nella più brutta, sporca e isolata la sua.
Allora con pazienza la avvicina piano piano, se ne prende cura pazientemente finché non riesce a ripulirla, pettinarla e vestirla a nuovo. Poi se ne torna a casa sua, e da allora la sfortuna non lo perseguita più.
In molte storie la sorte si trova su un fiume, un lago, o in riva al mare, un elemento fluido, femminile, originario, materno.
L’atto del lavare, ricorda i riti di purificazione delle antiche sacerdotesse.
Rendere fluido ciò che è denso, duro.
Il messaggio non è sopportare con pazienza, ma il darsi completamente al destino, come la ghianda al suo albero.
©Paola Biato
#Metafiabe e #Fiabedipotere
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